martedì 5 maggio 2009

Design di produzione: Creature

Avrei preferito postare gli studi sugli effetti speciali degli Interludi quando i primi episodi fossero stati visibili sul web, per due motivi: 1) non è bello rivelare anzitempo ("spoilerizzare", diciamo) le caratteristiche di quello che dovrebbe strisciare, mordere o svolazzare sullo schermo; 2) c'è sempre il rischio di fomentare false speranze, di dare adito a supposizioni sbagliate, ad esempio che si possa davvero ricreare, in un progetto no-profit e no-budget come questo, qualsiasi tipo di creatura disegnata. Eppure, date le difficoltà che si profilano all'orizzonte e la possibilità (neanche tanto remota) che questo progetto non veda la luce entro la fine dell'anno, mi sono deciso a continuare questo blog, magari centellinando le informazioni per non essere costretto a rivelare tutto subito. Terrò le fotografie per dopo, in una sezione apposita dedicata alla creazione degli effetti speciali, ma condividerò fin d'ora il lavoro svolto sul design dei personaggi non-umani (o non completamente umani) della serie.

P.S.: quando dicevo che realizzare le bestiacce così come le ho disegnate sarebbe stata un'impresa ardua, mentivo. In realtà, i tecnici che hanno lavorato alla fabbricazione dei mostri sono riusciti a riprodurre il più fedelmente possibile tutto quello che la mia mente ha partorito, e sono grato a tutti loro. Spero di poterli ringraziare uno a uno in un altro momento, e tributargli la giusta importanza.

P.P.S: di seguito, ho mischiato alla rinfusa un piccola percentuale di illustrazioni, senza nessuna pretesa di essere spiegate (non adesso), e ho volutamente mescolato gli schizzi cestinati e quelli che si sono guadagnati la possibilità di "prendere vita", giusto per incuriosire e testimoniare l'evidente varietà di stili e soggetti. Nel tempo, affronterò più approfonditamente le ragioni di certe scelte, sia in senso narrativo che tecnico, come si è scelto di creare una cosa piuttosto che un'altra e quali sono stati i risultati di questa fase del lavoro.












































mercoledì 18 marzo 2009

Guerra di Logoramento

Come al solito, quando sembra che ultimeremo gli episodi da mettere sul web entro la fine del 2009, nuove incombenze sorgono a minacciare l'epilogo degli Interludi; è davvero difficile opporsi al sistematico azzeramento del tempo fruibile per lavorare a progetti così lunghi e, soprattutto, no profit. L'unica è procedere lungo la strada e cercare di arrivare alla fine del viaggio osservando con piacere fuori dal finestrino, cioè lasciare che l'interminabile fase di post-produzione (montaggio ed effetti visivi) risulti divertente e stimolante anche dopo tutto questo tempo. Adesso ci stiamo dando al doppiaggio, perchè alcuni dei personaggi, in special modo quelli secondari, avevano bisogno di qualche correzione. Parallelamente, si sta musicando ciò che è OK. Il vero problema è che dobbiamo avere almeno tre episodi già pronti per poter rispettare la cadenza d'apparizione sul sito web (anche quello ancora da fare), e al momento siamo solo a quota due, quasi ultimati, mentre il terzo richiederà un lavoro maggiore a causa di una sequenza particolarmente sontuosa a livello visivo e pertanto di più difficile realizzazione. Bisogna avere pazienza. Come si dice: finchè c'è la salute...

venerdì 13 febbraio 2009

Locations

La “scusa” di essere sprovvisti di soldi non era sufficiente a trascurare la questione degli scenari che compaiono nella serie di episodi per il web: sapevamo di volere locations di impatto, memori di quanto avesse aiutato, nel cortometraggio che partecipò all’HPL Festival (vedi), girare in un intero reparto d’ospedale. E i luoghi di questi Interludi erano tanti, malgrado la brevità dell’insieme, perché ogni ambientazione caratterizzava i personaggi che si muovevano al suo interno attraverso la geometria strutturale e la tavolozza cromatica. Insomma, lo spazio doveva interfacciarsi con gli attori e viceversa. La regola ulteriore era quella, tanto per dirla alla Roger Corman, di non rimetterci un quattrino - o almeno limitare i danni.

Della scenografia ci siamo occupati essenzialmente io ed Emiliano Guarneri, almeno dal punto di vista della localizzazione geografica, ma ci sono altre persone che hanno contribuito all’allestimento scenico o a fornire assistenza logistica; sperando di ricordarle tutte vorrei ringraziare: Leonardo Camastra, Eugenio Guarneri, Bruno Villa, Anna Cigoli, Elena Bianchi, Saul Paloschi, Tullio Zanibelli e il Teatro Monteverdi – Fabbrica delle Arti di Cremona.

Di seguito, alcune foto delle scenografie più “salienti”:


L’ex Armaguerra, fabbrica in disuso a Cremona, dedicata a una lunga scena con Alexandros Panos.

Uno dei set più lontani e suggestivi, una mai dichiarata Venezia (gli eventi del RE GIALLO INTERLUDI non hanno una collocazione precisa). Una calle stretta e tortuosa è sempre l'ideale per un inseguimento.
La casa del signor Geneva, allestita in un appartamento sfitto di una via del centro di Cremona e gratuitamente concesso per i nostri fini, in cui compaiono i simboli inventati da Renato Florindi per l’occasione.

Carcosa, unico set virtuale della serie. La sequenza è stata interamente elaborata con l’ausilio della grafica 3D, fatta eccezione per alcune scene girate sulle spiagge del fiume Po. Il design di concetto ha subìto varie evoluzioni, ma fin dal principio le caratteristiche essenziali dell’ambiente sono state quelle di un pianeta desertico costantemente battuto da venti impetuosi - un mondo morto ma ancora “vitale”...

giovedì 12 febbraio 2009

Primo Teaser

Non starò a riempire questo blog di teaser, trailer e/o spot virali fino allo sfinimento, anche perchè credo sia troppo facile indulgere nell'autocompiacimento. Non voglio neppure giocare ad oltranza con la curiosità dell'eventuale spettatore, anche perchè molto spesso la curiosità può diventare nervosismo e poi fastidio. Quando saremo a buon punto, cioè quando saremo riusciti a mettere in streaming almeno i primi episodi del RE GIALLO: INTERLUDI, allora ci saranno sicuramente video dedicati al "making of", di sicuro alcune sezioni di questo blog saranno dedicate agli effetti speciali, ma per il momento credo ancora che il bello stia un po' nel mistero, nel bisogno di non rivelare troppo, di non mostrare il trucco, anche perchè visto che qui si parla di una produzione a bassissimo budget il trucco è davvero semplice semplice (forse in qualche caso un po' meno).
Ad ogni modo, questo blog è un po' un raffazzonato diario di produzione, una raccolta di suggestioni, di momenti, di idee, di intenzioni, anche per coloro che hanno lavorato a questo progetto, perciò non è detto che non mi prenda la briga di dar spazio a qualche cimelio. Come questo teaser fatto un po' per scherzo alla fine del RE GIALLO numero zero, che poco c'entra con quanto stiamo facendo adesso e che troppo ammicca al cinema della paura orientale. Fermo restando quanto scritto sopra, eccolo qui.

mercoledì 11 febbraio 2009

Autori degli Interludi

Sono troppo spossato per scrivere di chiunque, ma da tempo volevo dare la giusta importanza a chi mi ha accompagnato in questo viaggio che sembra non avere fine (e sfiora ormai l'onanismo intellettuale); Emiliano Guarneri e Leonardo Camastra meritano di sicuro uno spazio maggiore di quanto gli stia dando, nonchè di essere presentati come si deve; mi piacerebbe che, se ci fosse l'occasione, fossero loro stessi a presentarsi (scrivendo due righe, partecipando a questo blog, intervistandosi con una telecamera, che ne so...).
Nel frattempo, ho scovato questi simpatici filmati trafugati dal set del RE GIALLO numero zero (eravamo tutti più giovani e pieni di speranze), e mi sembrava cosa carina bloggarli.
Ecco il trio responsabile di tutto, insomma.



giovedì 5 febbraio 2009

Storyboards degli Interludi

Dopo le numerose stesure di sceneggiatura (che nella totale indipendenza economica e temporale del progetto abbiamo modificato ogni volta che lo ritenevamo opportuno), io e Emiliano Guarneri abbiamo cominciato a buttare giù alcune scene in forma di storyboard.
Di solito realizzo dei layout d’atmosfera, più simili al fumetto che allo storyboard classico, per cercare di comunicare al meglio quello che visivamente mi aspetto, o anche solo puntualizzare le cose che ritengo più importanti (come nel caso qui sotto, dove mi interessava lo sguardo folle del personaggio in relazione alla violenza che si consuma davanti ai suoi occhi).
In realtà, il più delle volte abbiamo usato storyboard semplicissimi, preparati da me ed Emiliano qualche giorno prima delle riprese. Anche se il progetto Re Giallo: Interludi non ha richiesto un’aderenza specifica ai disegni, questi si sono rivelati utili quando, nei pre-montaggi, restavano delle riprese ancora da realizzare; in quel caso, al posto della clip mancante, inserivamo la scena illustrata corrispondente.


L’altro vantaggio degli storyboard è che si può passare dal disegno statico all’animatic. Questo risulta molto utile per la gestione dei tempi di una scena, come nell’esempio riportato qui sotto, dove le scene disegnate fanno da tramite fra due sequenze girate precedentemente.